Il giudice riteneva che la richiesta di risarcimento del danno patrimoniale presentata dalla ricorrente non potesse essere accolta perché: «ciascun contratto per prestazioni sessuali stipulato tra la [ricorrente] e il rispettivo cliente era nullo in quanto lesivo dei buoni costumi … Ciò premesso, la [ricorrente] non ha alcun diritto https://codydbwyo.thelateblog.com/29680774/the-ultimate-guide-to-avvocato-penale-milano